Canicola

Austria: sei storie si intrecciano in un fine settimana. Fa un caldo infernale. Ci si mette in mutande, in bikini o senza niente addosso. La temperatura sale, così come l’aggressività. Le giornate scorrono pigre, ma le notti sono piene di giochi, canzoni, sesso e violenza. Il film che ha scandalizzato il Festival di Venezia e ha conquistato il Gran premio della Giuria 2001.

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Essere e avere

Incantevole ritratto della vita quotidiana di una minuscola scuola francese, indimenticabile dichiarazione d’amore di un maestro di provincia per il proprio lavoro. Esemplare per spontaneità, dolcezza, semplicità, questo film mette in scena bambini che si rivelano attori naturali incredibili.

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Citizen Berlusconi

Versione originale, con sottotitoli in italiano, del documentario trasmesso il 21 agosto 2003 dalla PBS, la tv pubblica americana. Citizen Berlusconi avrebbe dovuto partecipare all’European Documentary Festival di Oslo, ma secondo la tv norvegese NRK e la conferma dei produttori italiani, è stato ritirato dalla programmazione in seguito alle pressioni fatte dai nostri diplomatici.

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L’uomo senza passato

Un uomo arrivato a Helsinki in cerca di lavoro viene aggredito, perde la memoria e deve ricominciare tutto da zero. Senza passato, smarrito nel presente e con un futuro incerto, riuscirà a trovare l’amore e un posto nel mondo grazie alla sua generosità e intraprendenza. Grand prix della giuria e premio come migliore attrice al Festival di Cannes 2002.

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Oasis

Dopo aver scontato la prigione, accusato di aver investito un uomo con la macchina, Jong-du non riesce a integrarsi. Decide di far visita alla famiglia della vittima, dove conosce la figlia disabile dell’uomo, Gong-ju, abbandonata dal fratello e dalla cognata. Nasce così un rapporto affettuoso tra due vite difficili, che si scontra con l’ostilità della famiglia di lei e l’incomprensione degli altri. Premio speciale alla regia e premio Marcello Mastroianni alla migliore attrice alla 59ma Mostra Internazionale di Venezia.

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A torto o a ragione

Wilhelm Furtwänger, grande direttore d’orchestra, è accusato di aver messo la sua arte al servizio del Reich. Un ufficiale americano conduce una spietata, serrata indagine per incastrarlo, nonostante gli orchestrali lo difendano e alcuni ebrei siano stati salvati grazie al suo intervento. Un drammatico scontro tra differenti punti di vista sulla guerra e sui rapporti tra arte e politica.

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Italiano per principianti

Questo terzo lungometraggio della regista danese è un racconto vivace e scanzonato di un gruppo di uomini e donne che la passione per la lingua italiana avvicina, in un gioco di amori e amicizie mai privo di sottile ironia. La Scherfig pur aderendo alle regole del Dogma95 che impongono luci naturali e vietano in scena gli accessori, aggiunge una nuova spontaneità nel copione sostituendo l’improvvisazione degli attori a quella della macchina da presa. Attorno ai sei protagonisti aggiunge così un’inattesa atmosfera di allegria, non dimenticando mai di lasciare spazio all’umorismo, sebbene nel tempo di un attimo. Straordinario successo di critica e pubblico e vincitore dell’Orso d’Argento al Festival di Berlino del 2001.

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Monsieur Batignole

Parigi, estate 1942, la Francia è sotto l’occupazione tedesca. Edmond Batignole, di professione macellaio, viene suo malgrado coinvolto dal futuro genero nell’arresto di una famiglia ebrea. Di fronte all’orrore della persecuzione antisemita, Edmond trova la propria strada verso il riscatto e la dignità scoprendo in se stesso uno straordinario coraggio.

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Il mondo secondo Bush

Il mondo secondo Bush è un’inchiesta basata su fatti rigorosamente verificati e costruita attraverso una serie di interviste e testimonianze. Un quadro inquietante della gestione del potere alla testa della prima potenza del pianeta.

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Ghost world

Basato sul popolare libro a fumetti di Daniel Clowes, Ghost World è una commedia un po’ amara sulle avventure post-diploma di due teenager, Enid e Rebecca. Più trasognata la prima, più concreta la seconda, le unisce un ironico distacco verso le comitive strombazzanti, gli esibizionismi dei maschi e le enfatiche effusioni delle amichette.

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E morì con un felafel in mano

Ispirandosi all’omonimo romanzo di John Birmingham, il regista australiano Richard Lowenstein costruisce una storia a dir poco strampalata. Con dialoghi il più delle volte farneticanti, in cui si mescola filosofia spicciola e anarchia verbale, Lowenstein racconta le ultime tre esperienze di coabitazione di Danny, aspirante scrittore all’eterna ricerca di uno sconosciuto tassello mancante. La vita caotica del protagonista prende avvio dalla 47a esperienza di convivenza con amici. In una Brisbane tropicale in cui si trascorre il tempo a discutere pigramente di argomenti totalmente privi di senso, Danny spera nella pubblicazione del suo romanzo pornografico, inviato a Penthouse per riuscire a pagare tutti gli affitti arretrati. Costretto a sfuggire alle minacce dei poco raccomandabili padroni di casa, Danny ripara a Melbourne. Nuovi inquilini in un appartamento caotico e fatiscente di una città in cui la pioggia costante esaspera l’atmosfera da incubo kafkiano, e dove la polizia ha la curiosa abitudine di sparare ed uccidere con straordinaria leggerezza. Costretto a fuggire anche da Melbourne, Danny finisce a Sidney, individualista ed egoista capitale, surreale mélange di ambizione e bellezza, superficialità e corruzione. Il viaggio di Danny non si limita al geografico spostamento, ma ad un intimo naufragio ed un successivo recupero di sé, passando, pur recalcitrante, attraverso un incubo di emozioni e inquietudini, per trovare infine la via della salvezza.

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La pianista

Erika Kohut, quarantenne, insegnante del Conservatorio di Vienna, rigorosa e severa, dietro gli impermeabili beige e i foulard borghesi cela un abisso di disperazione e passionalità. Frequenta i porno shop, spia le coppiette nei drive in, si pratica mutilazioni ai genitali con una lametta. Finché, improvvisamente, cede alla corte di un avvenente allievo con cui imbastisce, all’ombra di Schubert, una burrascosa relazione. Gran premio della giuria e Palma d’oro ai due protagonisti al Festival di Cannes del 2001.

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Fahrenheit 9/11

Reportage inediti, testimonianze dirette, domande poste ai potenti del mondo e scene mai mostrate dai media compongono “Fahrenheit 9/11”. Dalle contestazioni alle elezioni presidenziali del 2000 alla denuncia delle imbarazzanti amicizie tra le famiglie Bush, Saud e bin Laden, il film descrive l’atmosfera di terrore generalizzato in cui vive la popolazione americana, le cui libertà individuali sono fortemente limitate dal “Patriot Act”, e si concentra sulle drammatiche conseguenze della guerra in Iraq. Mentre il presidente declama l’onor di patria, nelle zone più povere del paese i giovani disoccupati vengono reclutati con allettanti promesse, per poi venire gettati al macello. Con Fahrenheit 9/11, vincitore della Palma d’oro al festival di Cannes e campione d’incassi ai botteghini, Moore compone un’opera ironica, drammatica e terribilmente sincera. Allegato libro: Fahrenheit 9-11 : la storia del documentario più visto di tutti i tempi: Michael Moore.

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I diari della motocicletta

Prima che Ernesto Guevara diventasse il Che. Prima che lo studente di medicina si scoprisse guerrigliero e rivoluzionario. Dall’Argentina al Cile, dal Perù al Venezuela, 13.000 chilometri in America Latina su una sgangherata Norton 500, insieme ad Alberto Granada, compagno d’infanzia. Il viaggio attraversa un intero continente, tra villaggi poverissimi e scenari maestosi, per scoprire l’amicizia e l’amore, guardare negli occhi la miseria della gente e sentire crescere in sé un bisogno di giustizia per tutti. Allegato libro Latinoamericana : Diario di un viaggio in motocicletta: Ernesto Che Guevara.

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Buena Vista Social Club

Buena Vista Social Club è in origine un album per il quale Ry Cooder aveva riunito a Cuba un gruppo di vecchi musicisti locali dimenticati. Il disco fu un successo mondiale. Nel 1998 Cooder tornò all’Avana per incidere di nuovo con Ibrahim Ferrer e gli altri musicisti. Questa volta con lui c’era il regista Wim Wenders, arrivato con una piccola troupe per raccontare le sedute di registrazione e le storie dei protagonisti. Così è nato questo documentario-testimonianza, grazie al quale alcuni straordinari protagonisti della musica cubana sono tornati a suonare insieme e a esibirsi sul palcoscenico della Carnegie Hall a New York. Presentato al Festival di Berlino nel 1999.

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Chuck & Buck

In occasione della morte della madre Buck, ormai trentenne, incontra il suo migliore amico d’infanzia, Chuck. Buck vorrebbe riprendere lo stesso rapporto di allora, ma Chuck, maturo professionista vicino alle nozze, si sottrae. Tra la fanciullesca insistenza di Buck e l’imbarazzato rifiuto di Chuck, il film indaga i legami maschili e la negazione dell’omosessualità latente. Nomination al Gran Premio della Giuria al Sundance Festival 2000; vincitore del Premio Miglior Opera Prima all’Indipendent Spirit Awards 2001.

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Lost in La Mancha

Concepito inizialmente come veicolo promozionale da distribuire prima dell’uscita del film, Lost in La Mancha è diventato la storia di un film mai realizzato. Tra vicende personali e catastrofi naturali, questo documentario è un’accurata e fedele rappresentazione della disintegrazione e del fallimento di un progetto ambizioso.

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