Violent cop. Boiling point. Sonatine

Pur non costituendo una trilogia vera e propria, Violent Cop, Boiling Point e Sonatine di Takeshi Kitano realizzati tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, possono essere letti in modo unitario, sia dal punto di vista narrativo che stilistico, come tre capitoli di un discorso sul “come si vive” e soprattutto sul “come si muore”. Il poliziotto senza regole Azuma, il giovane Masaki che medita la vendetta contro una gang di yakuza e il gangster Murakawa al termine della sua carriera criminale, rappresentano tre memorabili personaggi tragicomici che il cineasta nipponico disegna come sempre con eleganza e leggerezza confezionando tre piccoli capolavori sull’arte di uscire di scena.

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Arriva la bufera

In una cittadina del sud, minacciata da un vulcano e dalle sinistre presenze di immense discariche e dai grandi inceneritori, viene trasferito dal nord, il giudice Damiano Fortezza, uomo triste e mediocre, che è stato abbandonato dalla fidanzata. Egli si trova subito in mezzo ad una realtà complessa e spesso assurda. Padrone di tutto il paese sono le tre sorelle Fontana: Emma, Esmeralda e la bella Eugenia che sta per sposare l’amatissimo avvocato Mario Solitudine, il più famoso imbroglione della zona. Il giorno delle nozze tra Eugenia e Mario, Fortezza fa arrestare lo sposo durante la cerimonia. Per far fuggire Mario, Eugenia cerca di corrompere Damiano offrendo se stessa, ma egli se ne è innamorato e non accetta…

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Capire il passato per vivere felici = Ancient futures

L’esperienza di Helen Norberg Hodge parte dal Ladakh, o Piccolo Tibet. Una terra di selvaggia bellezza posta sull’altopiano dell’Himalaya occidentale, dal clima estremo. Eppure, per più di mille anni, è stata sede di una fiorente cultura, dove regnavano benessere relazionale e affettivo, condivisione e felicità vera in armonia ecologica. Helena Norberg Hodge (che in quella società ha vissuto a lungo) non idealizza il passato e ci ricorda anche quali fossero i problemi. L’occidentalizzazione ha indubbiamente portato qualche vantaggio che viene però pagato con il prezzo di una perdita pressoché totale dei valori e con un individualismo che mette in crisi il concetto di convivenza …

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Boatman.

Il film racconta la giornata ipotetica di un barcaiolo di Benares che costeggiando le sponde del Gange ci fa vivere con umorismo e poesia il mistero della compresenza in uno stesso luogo della vita e della morte. Fa parte del cofanetto Tre film inediti di Gianfranco Rosi

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La casa degli spiriti = The House of the Spirits

La storia della potente famiglia Trueba, dai giorni tranquilli degli anni ’20, alle moderne rivolte degli anni ’70. Nel 1928 Esteban Trueba lavora senza posa nelle miniere d’oro del nord del paese con due sole mire: riuscire a divenire ricco e per poter chiedere la mano della bellissima Rosa del Valle. I suoi sogni si frantumano quando Rosa muore all’improvviso, come aveva dolorosamente previsto sua sorella minore Clara. Affamato di terra e di potere, Esteban decide di ristrutturare una proprietà abbandonata, “Tres Marias”, e riesce a riportarla al suo pieno splendore, diventando nel frattempo un rispettato uomo politico di destra. Blanca, la figlia ribelle di Trueba, ha una fiera passione per la giustizia e un amore nascosto per il contadino figlio del fattore della tenuta paterna, Pedro. Rifiuta di sposare il marito che il padre le ha destinato, la situazione tra padre e figlia peggiora, ma gli orrori della dittatura sono alle porte … Basato sul romanzo omonimo di Isabel Allende

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Un’anima divisa in due

Pietro Di Leo, trentasette anni, vive e lavora a Milano. E’ impiegato nella sicurezza interna di un grande magazzino del centro. E’ separato dalla moglie, con un figlio di cinque anni che può vedere solo il fine settimana, e la sua vita va avanti per inerzia. E’ solo, insoddisfatto, perso. L’incontro con Pabe, una ragazza nomade colta in flagranza di reato, si trasforma dall’iniziale solita diffidenza in un desiderio di entrare in contatto con quella “diversità”…

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Nel nome del Padre = In the name of the father

In Irlanda, il giovane Gerry Conlon, coinvolto in una guerriglia urbana con gli inglesi e con l’IRA, ripara in Inghilterra con l’amico Paul Hill che, arrestato per un attentato che distrugge un pub e sottoposto a violente pressioni, suo malgrado lo denuncia. Gerry, maltrattato per sette giorni dalla polizia, che minaccia di uccidergli il padre Giuseppe, firma una falsa dichiarazione coinvolgendo due hippy della comune dove si era rifugiato con Hill. La polizia arresta poi la zia Annie ed il padre per favoreggiamento. Dopo un processo iniquo, orchestrato dall’ispettore Robert Dixon, che ha coordinato arresti e interrogatori preliminari, tutti vengono condannati. Dopo 15 anni Gerry e il padre, che dividono la cella, scoprono il vero attentatore…

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Blue

Il regista Derek Jarman, ammalato di AIDS, sta morendo: la sua voce sembra assumere il valore di una sorta di testamento spirituale e di documento del suo modo di affrontare l’ultimo tratto della sua parabola esistenziale. Rivivono in queste memorie sonore, alternate a brani di musica strumentale e vocale, l’avanzare inesorabile del male, il tormento della retina che si sta distaccando e della visione deformata, lo squallore della degenza in ospedale, le trafitture della flebo, il ricordo degli amici morti per la terribile malattia prima di lui, il tutto come immerso in questo blu, in cui galleggiano ricordi, amarezze, gioie trascorse e rimpianti del regista. Che non fa certo mistero della sua omosessualità, ma anzi tende a proporla come una sorta di carisma. Un excursus sulla pazzia di Van Gogh lo trascina in una lunga disquisizione sul giallo, il colore preferito dal pittore suicida, confrontato con l’amato blu, che a poco a poco sembra assurgere i contorni ossessivi di una soglia iniziatica che porta nell’aldilà.

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Total Balalaika Show

All’inizio sembrava solo un’idea pazzesca: far suonare insieme un gruppo di rock’n roll finlandese (“il peggiore del mondo” secondo l’orgogliosa definizione di Aki Kaurismäki) – I Leningrad Cowboys – con uno dei più famosi e splendidi cori del mondo, il Coro dell’Armata Rossa con i suoi 150 elementi. Un incontro che coinvolgeva due nazioni che mezzo secolo prima erano state in guerra e che in seguito avevano tollerato un’amicizia un po’ irrequieta. Nel 1993 lo scherzo diventa realtà: una folla di più di 70.000 persone si accalcò nel luogo dell’evento, la magnifica piazza stile Vecchio Impero di Helsinki …

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Fragola e cioccolato = Fresa y chocolate

Cuba 1979. L’Avana. La storia dell’incontro tra David, un giovane militante comunista ed un omosessuale, Diego, raffinato conoscitore della cultura nazionale. Una commedia agrodolce, ironica e leggera per affermare la libertà delle idee. Fragola e cioccolato sono i gusti preferiti rispettivamente dai gay e dai “veri machi”.

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Addio mio concubina

Cina 1925-1977. Mezzo secolo di storia cinese e il lungo e tormentato amore di Qui Douzi e di Shitou, attori dell’opera di Pechino. Sullo sfondo l’invasione giapponese, l’egemonia del partito nazionalista, l’avvento dei comunisti al potere, la Rivoluzione Culturale. Qui Douzi e di Shitou si rincontreranno per l’ultima rappresentazione del loro cavallo di battaglia: Addio mia concubina. La realtà si mescolerà alla finzione. Palma d’Oro Festival di Cannes 1993.

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