Pur non costituendo una trilogia vera e propria, Violent Cop, Boiling Point e Sonatine di Takeshi Kitano realizzati tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90, possono essere letti in modo unitario, sia dal punto di vista narrativo che stilistico, come tre capitoli di un discorso sul “come si vive” e soprattutto sul “come si muore”. Il poliziotto senza regole Azuma, il giovane Masaki che medita la vendetta contro una gang di yakuza e il gangster Murakawa al termine della sua carriera criminale, rappresentano tre memorabili personaggi tragicomici che il cineasta nipponico disegna come sempre con eleganza e leggerezza confezionando tre piccoli capolavori sull’arte di uscire di scena.
Continue readingHana-bi
Nishi è un poliziotto. Mentre va a trovare la moglie, malata terminale, il suo collega Horibe resta gravemente ferito durante un appostamento. Nel tentativo di catturare il responsabile, Nishi assiste impotente alla sparatoria in cui altri due poliziotti sono colpiti. Per il disgusto e i sensi di colpa lascia la polizia e si prodiga ad aiutare Horibe, costretto sulla sedia a rotelle, e la giovane vedova del collega ucciso. Prende soldi in prestito dalla Yakuza, ma per restituirli organizza una rapina in banca…
Continue readingZatoichi
Zatoichi è un vagabondo cieco, che si guadagna da vivere col gioco d’azzardo e con i massaggi. Ma Zatoichi è anche un maestro della spada, capace di colpi imprevisti e stoccate di infinita precisione. Giunto in una città governata da spietati clan, Zatoichi dovrà confrontarsi con due misteriose geishe che vendicano la morte dei propri genitori.
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